Un esemplare di Lontra (Lutra –lutra) è stato ritrovato privo di vita sulla SS283 nel comune di San Marco Argentano nei pressi dell’alveo del fiume Fullone.
Anche se rappresenta un triste evento il ritrovamento dell’animale è un dato importante ed incoraggiante ed apre nuovi ed interessanti scenari sulla presenza della specie nel territorio calabrese e, essendo il primo in questa area, rappresenta un dato importante per la presenza dei mammiferi in questa zona.
L’animale, una femmina, è stato investito da una auto. Sul posto è intervenuto il personale del servizio veterinario dell’Asl e gli uomini del Corpo Forestale di Montalto. L’animale è stato trasportato presso l’Istituto Zooprofilattico di Cosenza per gli accertamenti del caso di natura biologica. La lontra, è una delle specie di mammiferi più esposte al rischio di estinzione in Italia. Essendo un predatore al vertice della catena alimentare di ecosistemi acquatici ad elevata produttività primaria e secondaria, la conservazione della lontra rappresenta una sfida particolarmente impegnativa poiché implica la tutela della biodiversità, dell’integrità, e della continuità degli ecosistemi acquatici e ripariali. A tal proposito l’Ispra, Istituto per la protezione e ricerca ambientale ha attivato da anni un piano d’azione per la sua conservazione.
La lontra frequenta ambienti molto vari: vive nei fiumi, nei torrenti, nei laghi, nelle paludi. Attualmente è presente con nuclei frammentati, soprattutto del centro-sud. Dati prioritari provengono da: 1 stazione in Liguria, 3 stazioni in Emilia Romagna, da 2 a 3 in Toscana, da 3 a 4 nel Lazio, 3 in Abruzzo, 2 in Molise, circa 20 in Campania, circa 10 in Basilicata, 4 in Puglia, 4 in Calabria.
La popolazione più importante di lontra è evidentemente quella che somma i nuclei della Campania e Basilicata. Si può calcolare, approssimativamente, una popolazione di circa 260 individui. La specie è inserita dall’IUCN nella categoria di minaccia NT-Near Threatened (quasi a rischio).