A distanza di poco più di 24 ore dal passaggio di Elia Origoni, escursionista che percorrerà tutte le tappe del Sentiero Italia “in solitaria”, progetto patrocinato dal CAI (https://www.loscarpone.cai.it/sentiero-italia-cai-il-viaggio-in-solitaria-di-elia-origoni/), sabato 24 e domenica 25 aprile, accompagnato dai soci della Sezione di Castrovillari, tappa di Gian Luca Gasca sul Pollino per percorrere il Sentiero Italia che porta da Morano Calabro al Santuario della Madonna di Pollino. Un nuovo progetto sostenibile, “Linea 7000”, organizzato in collaborazione con Sentiero Italia CAI. Dopo il pernottamento nella Capanna di Colle Gaudolino, attraverso la Grande Porta del Pollino arrivo al Santuario, una bella giornata per immortalare i pini loricati e tutte le bellezze del Parco. Il nuovo progetto di Gian Luca Gasca prevede di raggiungere e lasciare i Parchi nei quali camminerà utilizzando unicamente i mezzi pubblici. Otto trekking lungo il Sentiero Italia CAI all’insegna della sostenibilità, con l’utilizzo dei soli mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza e per lasciare le montagne dopo l’arrivo alla meta. Un nome che richiama gli elementi base dell’iniziativa: la parola Linea evoca, appunto, gli itinerari dei trasporti pubblici che tutti conosciamo, mentre 7000 è il numero dei km del Sentiero Italia.
Solo mezzi pubblici per raggiungere e lasciare le aree protette
I trekking interesseranno alcuni tra i principali Parchi nazionali italiani (Pollino, Foreste Casentinesi, Abruzzo, Majella, Gran Sasso, Sibillini, Val Grande, Gran Paradiso, Stelvio) e i Parchi regionali delle Alpi Apuane e dell’Etna. Gasca partirà ogni volta da città come Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli e Catania per raggiungere l’attacco dei sentieri unicamente con i mezzi pubblici. Ogni trekking durerà qualche giorno.
Otto brevi documentari per raccontare l’esperienza
Gasca, che è partito per il primo trekking sull’Etna l’8 aprile, incontrerà nel suo percorso diversi protagonisti della montagna di mezzo come Teresio Valsesia, Marika Ciaccia, Filippo Thiery e molti altri che lo aiuteranno a esplorare questo mondo. Questi incontri, che racconteranno la natura, la cultura e le tradizioni dei luoghi toccati dal Sentiero Italia, saranno raccolti in otto brevi documentari di una decina di minuti ciascuno, che saranno pubblicati sui canali del Sentiero Italia CAI.
Questi confluiranno poi in un unico documentario finale dedicato proprio alla fruizione della montagna a basso impatto.
«In ogni video – spiega Gian Luca – racconterò come da una delle principali città italiane sia possibile raggiungere le porte del Parco e intraprendere un’escursione di 1 o 2 giorni scoprendone luoghi suggestivi e affascinanti per poi quindi ritornare al punto di partenza senza aver toccato la macchina».
Sensibilizzare all’uso dei mezzi pubblici per raggiungere la montagna
Il documentario finale sarà la summa di tutte le esperienze, con spiegazioni su come prepararsi a un’esperienza in montagna con i mezzi pubblici, come velocizzare le operazioni di ricerca, quali potrebbero essere le potenziali difficoltà e quali invece i molti pregi di questa scelta. Continua Gian Luca:
«vivere la montagna senza prendere l’auto sembra sempre complicato se si vive in città. Nell’immaginario collettivo spostarsi in quota con i mezzi pubblici implica tempo, sia nell’organizzazione che poi all’effettiva realizzazione, impossibile pensare a una gita giornaliera o a un fine settimana. Eppure, oggi, dai principali centri italiani esistono collegamenti che in modo più o meno efficiente sono in grado di accompagnare gli appassionati verso le vallate alpine e appenniniche senza dover prendere l’automobile».
Giornalista e collaboratore fisso di Meridiani Montagne e Montagna.tv, Gian Luca Gasca nel 2017 è partito da Torino per raggiungere il campo base del K2, a piedi e con i mezzi pubblici, mentre nel 2015, con il sostegno del Cai ha attraversato le Alpi da Trieste a Nizza, sempre muovendosi a piedi o con i mezzi pubblici e l’anno successivo, sempre insieme al Cai, ha ripetuto l’esperienza lungo la catena appenninica, andando dal Colle di Cadibona ai Monti Nebrodi.
Si potrà seguire il progetto sul sito, sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram del Sentiero Italia CAI.