Si è svolto ieri 14 novembre nella bella cornice della sala conferenze del MUSMI di Catanzaro, il secondo corso di aggiornamento per titolati ORTAM della Calabria, il primo finalmente in presenza.
Gli aggiornamenti periodici per gli ORTAM sono di fatto obbligatori per il mantenimento del titolo e sicuramente necessari per poter affrontare in maniera consapevole e informata, le sfide ambientali che il nostro territorio e non solo, ci pone quotidianamente.
Il progetto dal titolo “Il patrimonio faunistico e boschivo della Calabria fra tutela e degrado”, era nato circa due anni fa per affrontare il grave problema dei tagli boschivi, ma l’emergenza incendi che quest’anno ha raggiunto in Calabria livelli drammatici, ci ha imposto di inserire questa problematica all’interno degli interventi.
Presente con un saluto ai partecipanti e un augurio di buon lavoro, la Presidente del gruppo GR Calabria Mariarosaria D’Atri, nonché i presidenti della sezione di Cosenza Roberto Mele e il presidente della sezione di Catanzaro Piergiorgio Iannaccaro che oltre a essere intervenuto anch’egli per un saluto ai corsisti, ci ha consentito con il suo interessamento, di poter usufruire della sala.
I relatori presenti tutti di alto livello scientifico, hanno sempre mostrato nei lavori svolti e nelle loro azioni, una sincera passione per la natura e la sua tutela.
Vari e corposi gli argomenti trattati a partire dal Prof. Menguzzato che ha affrontato il problema della gestione del patrimonio forestale, argomento complesso ma indispensabile soprattutto nelle nostre terre fortemente influenzate dalla presenza umana da cui non si può prescindere nell’affrontare qualsiasi azione di tutela; al prof. Tripepi che ha trattato un argomento spesso posto in secondo piano e cioè gli effetti sulla fauna selvatica delle variazioni del patrimonio boschivo sia dovute a incendi che ai tagli.
Il dott, Laghi dell’Associazione Medici per l’ambiente, ha poi affrontato i gravi problemi per la salute umana causati dalla diminuzione dell’estensione degli spazi verdi e di contro gli effetti benefici di una maggiore frequentazione dei boschi.
Dopo la pausa pranzo, i lavori sono ripresi con la relazione del dott. Pontecorvo che ha illustrato la teoria e la pratica (molto spesso assolutamente inadeguata), dell’organizzazione regionale per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi, illustrando anche il ruolo che le associazioni di volontariato come la nostra, potrebbero avere in affiancamento alle azioni istituzionali.
Infine il dott. Picone Chiodo, ha chiuso con una relazione sulle variazioni dell’estensioni di boschi e foreste in Calabria dai Greci ai nostri giorni e di come queste siano state influenzate dal clima ma soprattutto dall’interazione non sempre positiva fra boschi e popolazioni che li hanno abitati e utilizzati.
Molti e motivati gli interventi e le domande poste a dimostrazione di quanto sia importante la costruzione di momenti simili di formazione e di confronto all’interno di una quotidianità spesso distratta e poco stimolante.