Si si! Il CAI cammina. Quest’anno, la 18^ giornata nazionale dei sentieri e la 6^ edizione “In Cammino nei parchi” e Federparchi si è svolta nel Parco nazionale del Pollino. Le cinque sezioni calabresi del Club Alpino Italiano, Castrovillari, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Verbicaro sono stati, ospiti graditi, della Sezione CAI di Castrovillari, organizzatrice dell’evento. Il sentiero rimane la traccia indelebile lasciata dai nostri progenitori sul territorio. All’epoca, era la via per favorire gli spostamenti sicuri e più brevi possibili fra due località per consentire, in modo sostenibile, la caccia, la pesca, l’agricoltura, il pascolo, gli scambi culturali e di mercanzie. Con l’avvento della meccanizzazione, quanto appena espresso, non ha più valore; cosicché il sentiero che prima univa due località, adesso le divide sopraffatto dalla vegetazione per mancanza di calpestio. La giornata di oggi, è servita appunto a celebrare, in tutta Italia il ritorno alle Terre Alte con la frequentazione dei sentieri per i quali, solo l’impegno dei volontari dei CAI, attraverso ricerca storica, segnatura e pulizia ha evitato l’oblio degli stessi. Con essi sarebbe andata perduta la tradizione legata alla montagna che in passato è stata mezzo di sostentamento con attività, boschiva e pastorizia, praticata stabilmente in loco. Il tredici maggio, dunque, tutti a piedi sullo stivale! In questa giornata i soci delle 507 sezioni e 309 sottosezioni italiane del CAI sono spalmati su tutto il territorio nazionale facendo festa e attività ludica sportiva, prendendo possesso, integrandosi, in un ambiente che va continuamente tutelato e valorizzato nel rispetto della natura. Oggi, per gli incontenibili e motivati escursionisti/partecipanti alla nostra uscita, sono stati vissuti momenti di felicità al quadrato. Per molti è stato un ritorno alla natura; un sogno, inseguito e realizzato grazie alle proposte rassicuranti che il sodalizio CAI, nell’esercizio delle sue funzioni, riesce a coinvolgere chi per esigenze di vita, ne rimane ai margini. Al briefing, il presidente della sezione di Castrovillari, Carla Primavera, unitamente al capo gita, hanno dato il benvenuto, agli oltre centoventi Trekker, seguiti dai rispettivi presidenti sezionali. Il presidente del Gruppo Regionale Calabria, Mariarosaria D’Atri, ha aggiunto che incontri partecipati come questi, servono a rinsaldare i vincoli di amicizia e collaborazione fra le sezioni per il bene comune: Montagna. Non è mancato il monito del presidente regionale TAM Mariuccia Papa, che ha invitato tutti durante la giornata al rispetto ambientale. Il lungo serpentone colorato riunitosi a Colle Marcione (1227m) nel territorio di Civita già incomincia a muoversi nel verde tunnel della novellame faggeta della Fagosa. I ritmi della progressione e la voglia di socializzare hanno selezionato spontaneamente quattro gruppi di escursionisti con relative guide, distanziati sul sentiero, per rendere meno invasiva la penetrazione nel bosco e più coinvolgenti le illustrazioni dei passaggi. Dapprima il sentiero IPV5Colle Marcione –Passo di Vallepiana, ci ha introdotto attraverso Piano Ratto, nella parte mediana del grande polmone di ossigeno che general’immenso bosco che, da sotto le quinte di Colle del Principe e cresta dell’infinito, si estende sull’alta valle del fiume Raganello fino ai piedi del Dolcedorme 2267 m. Successivamente, è l’omino di pietra ad indicarci il cambio di direzione per rimanere sul sentiero IPV 5 (Itinerario particolare valenza) proposto dal Parco nazionale del Pollino. Questo sentiero rappresenta l’arteria orientale che giunge al cuore del Geoparco Pollino, crocevia per le cime più alte, attorno al Monte Pollino (2248m). Ormai, il segnavia bianco rosso anche in Calabria ha raggiunto tutte le sue vette. La nostra escursione non prevede vette, ma un laghetto naturale in quota, dove vedremo specchiarsi il bastione di Serra delle Ciavole (2130m). Intanto il sentiero sale fino a giungere alla sorgente del Vascello, dove tutti sostiamo per riempire le borracce e fare un breve spuntino. La fresca acqua, cosi come sgorga dalla roccia, sembra averci stregato mettendoci le ali agli scarponi e cosi, euforici, giungiamo a Piano di Fossa (1609m) che è anche la quota più alta dell’escursione. Qui madre natura ci accoglie nel salotto bene, al cospetto di una splendida radura dal manto erboso verde e soffice, racchiusa e protetta dalle quinte del Dolcedorme e della Serra delle Ciavole. Da qui nessuno ha intenzione di andarsene, l’ambiente è delicatamente selvaggio, ti penetra dentro per farti star bene. Lo guardi intensamente per trovargli un posto nella tua memoria, per tirarlo fuori nei momenti grigi della vita. La foto di gruppo, qui sancisce la nostra presenza; il sentiero ci attende per proseguire, verso la meta. Questo tratto almeno è in discesa fino al laghetto naturale di Serra delle Ciavole. Lo raggiungiamo consapevoli che le sue sponde erbose quasi a fior d’acqua creeranno le premesse a una spaziosa tavolata per la pausa pranzo. Beh! Il nostro vociare incontenibile e le esclamazioni di ammirazione alla vista dello specchio d’acqua, avranno fatto tremare un pò la TAM, ma anche i ranocchi; loro sanno riconoscere gli uomini che vengono in pace e cosi, hanno subito ripreso i loro ritmi di vita. La Calabria a tavola non si fa mancare niente, anche qui sulle tovaglie, condivisione e convivialità! Poi, mangiare e specchiarsi in un laghetto d’altura non hanno prezzo! Il bollettino del dopo pausa dice che tutti godono ottima salute; quindi, con decisione unanime, progrediamo su altro sentiero formando un anello, che si congiungerà nei pressi della copiosa fontana del Principe, per poi proseguire sul sentiero iniziale verso la località di partenza. Un grazie a tutti i partecipanti a questa lunga e meravigliosa giornata nazionale dei sentieri, trascorsa nel Parco nazionale del Pollino. Arrivederci e buone montagne calabresi a tutti!