Una preziosa collaborazione finalizzata a potenziare e valorizzare ulteriormente il patrimonio naturalistico e ambientale del Parco della Biodiversità mediterranea, fiore all’occhiello dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, al centro dell’intesa siglata questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro tra la Provincia e Club Alpino italiano.
Il protocollo è stato sottoscritto, con la forma della convenzione quadro, dal presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, e il presidente della sezione territoriale del CAI, Gabriele Fera, alla presenza del direttore del Parco, e dirigente del settore competente, Rosetta Alberto, oltre che di Antonio Biamonte e Marco Garcea volontari del Cai catanzarese. In seguito alla firma della convenzione, verrà costituito un gruppo di lavoro che svolgerà un’azione propositiva a sostegno dei programmi di sviluppo della convenzione e avrà una funzione di coordinamento delle attività di collaborazione tra Ente e CAI.
«Con questa convenzione con un’organizzazione d’eccellenza come il CAI – ha spiegato il presidente della Provincia Bruno – mettiamo a disposizione dei cittadini un altro servizio importante per la migliore fruibilità del Parco della Biodiversità, sempre più fiore all’occhiello dell’intera regione sotto il profilo ambientale, naturalistico e paesaggistico. Si tratta di un ulteriore impegno per la valorizzazione del ‘polmone verde’ di Catanzaro, per il cui mantenimento c’è da ringraziare lo sforzo delle maestranze provinciali e prima di tutto del direttore Rosetta Alberto che in questi anni difficili dal punto di vista economico e organizzativo ci hanno consentito di mantenere alto lo standard dei servizi e la fruizione culturale, ambientale, naturalistica e sportiva. Abbiamo interloquito con determinazione con la Regione per mantenere la struttura, che dopo la riforma Delrio rientrava nelle nostre competenze solo in via residuale, e nello stesso tempo abbiamo attivato ogni sinergia e collaborazione possibile, a partire da Calabria Verde, per tutelare questo patrimonio inestimabile che appartiene alla comunità, non solo calabrese. Il contributo delle associazioni come il Club Alpino, quindi, è stato e continua ad essere fondamentale. Di una cosa resto convinto: i migliori tutori e custodi del Parco restano i cittadini». Nel rinnovare l’appello alla collaborazione per preservare la struttura da atti vandalici e incuria, il presidente Bruno ha anche anticipato che quest’anno ritornerà “Settembre al parco”, il calendario di eventi culturali e musicali che l’Amministrazione provinciale potrà realizzare con fondi regionali finalizzati.
«Il Club Alpino – ha detto a sua volta Fera – si impegna alla tracciatura e alla segnatura della rete sentieristica del Parco anche attraverso un’attività di studio e di rilevamento, con l’obiettivo di consentire agli appassionati di usufruire dei sentieri del Parco della Biodiversità in condizioni di sicurezza. Tengo a sottolineare il fatto che il Cai svolgerà questa attività sempre grazie al volontariato dei suoi soci». L’impegno, come specificato da Marco Garcea, è quello di arrivare alla definizione dei primi 15 chilometri di percorsi entro la fine di settembre: percorsi che saranno anche inseriti nel Catasto nazionale dei sentieri. Il Club alpino avrà anche a disposizione una sede all’interno del parco che diventerà un importante presidio volto a incrementare il controllo dell’area. A mettere a disposizione il proprio contributo anche l’Istituto Agrario “Vittorio Emanuele II”, come assicurato dal professor Antonio Celi, che anche presidente dell’Ordine degli Agronomi di Catanzaro.